A partire dal 1° gennaio 2020, gli operatori dei traghetti che transitano sul Mare di Irlanda dovranno rispettare nuove regole riguardanti le quantità di zolfo presenti nei carburanti utilizzati per alimentare i motori principali delle navi.
A partire dal prossimo gennaio entreranno in vigore nuove direttive riguardanti le emissioni di zolfo delle imbarcazioni, limitando allo 0,5% il contenuto permesso nel carburante. Questa direttiva è pensata per ridurre in modo significativo la quantità di ossido di zolfo emesso dalle navi, producendo così benefici alla salute e all’ambiente del pianeta, in particolare per le popolazioni che vivono lungo la costa e presso i porti. L’ossido di zolfo causa problemi respiratori, piogge acide, ed è nocivo per le piante.
Limitazioni allo zolfo
Il carburante principale utilizzato sulle navi è l’olio combustibile pesante, che deriva dal greggio attraverso distillazione. Lo zolfo si trova nel greggio e si libera nell’ambiente quando viene bruciato a bordo. La Convenzione Internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi è stata utilizzata dal 2005 per ridurre le emissioni di ossido di zolfo.
Il limite al contenuto di zolfo nel carburante per navi resterà al 3,5% fino al 31 dicembre 2019 per i traghetti che operano al di fuori dalle Aree di Controllo Emissione; tuttavia, dal 1 gennaio 2020 gli operatori avranno l’obbligo di garantire che le loro imbarcazioni rispettino il nuovo limite ridotto. In alternativa, possono ricorrere ad un carburante diverso, oppure adottare accorgimenti per la riduzione delle emissioni.
Carburanti alternativi
Sono disponibili nuovi tipi di carburanti a basso contenuto di zolfo, come il gas naturale liquefatto (GPL) e i biocarburanti, ma il loro costo è superiore al carburante tradizionale. Il carburante rappresenta una considerevole porzione dei costi di un operatore marittimo; questo inevitabile aggravio delle spese sarà scaricato sui clienti attraverso un nuovo sovrapprezzo Zolfo, che probabilmente sarà integrato nelle nuove tariffe BAF/MARPOL, anche se alcuni operatori hanno dichiarato che sostituiranno il loro attuale sovrapprezzo BAF applicato con una nuova addizionale carburante. Le nuove tariffe dovrebbero entrare in vigore a partire da dicembre, per garantire il rispetto delle nuove normative entro la scadenza del 1° gennaio. La trasformazione può essere una procedura complicata, e tutti i carburanti non a norma dovranno essere totalmente rimossi da ogni imbarcazione.
Phil Simpson, responsabile di Freightlink, ha dichiarato;
"Con il termine dell’esenzione dalla Direttiva Zolfo dell’EU per il Mare di Irlanda, il nuovo anno imporrà ai traghetti che transitano nell’area di rispettare le stesse regole delle altre zone. Per quanto un aumento dei prezzi non sia mai il benvenuto, questa data è stata fissata da anni, e gli autotrasportatori europei già da tempo pagano tali sovrapprezzi su diverse rotte."
Esiste un’opzione alternativa ma costosa: i traghetti possono continuare ad utilizzare il vecchio carburante, installando a bordo degli scrubber che riducono la percentuale di ossido di zolfo emessa nell’atmosfera con i gas di scarico. Questa soluzione è dibattuta. Molti porti, incluso quello di Dublino, stanno vietando l’utilizzo di scrubber a circuito aperto per motivi ambientali, mentre gli operatori Seatruck e P&O Ferries hanno annunciato che utilizzeranno il nuovo carburante allo 0,5% piuttosto che adottare gli scrubber.
Vale la pena ricordare che, grazie ai volumi di carico e alla capienza passeggeri, i traghetti sono ancora tra i più efficienti mezzi di trasporto disponibili. Investendo in tecnologie energetiche più efficienti, le navi possono bruciare meno carburante e di conseguenza produrre una quantità inferiore di emissioni.